Film e TV

Planetarium al cinema

È venerdi sera, i nonni tengono i figli e noi, armati di un un biglietto gratuito ci avviamo al cinema da soli, finalmente!

La scelta del film non è stata facile, il buono andava usato e non potevamo tergiversare troppo.

“Io vorrei vedere il film sulle donne della NASA, Il diritto di contare, mi sembra la migliore scelta”
“Ero sicuro avresti voluto vedere qualcosa del genere ma non lo fanno qui. Ma non volevi vedere pure Ghost in the Shell?”
“No guarda una produzione americana di un anime giapponese non mi fido, anche se so che a te piacerebbe visto che c’è Scarlett Johannson”
“Allora Wolverine?”
“Sei sicuro? dici sempre che è un film ormonale per donne! Non hai voluto vedere gli altri due…”
“Ma adesso è vecchio”
“E’ sempre Hugh Jackman, una scena di nudo ce la mettono sicuro, sennò non ne vale la pena, comunque io su Wolverine sono sempre d’accordo.”
“No, aspetta qui non lo fanno”
“E se vedessimo Planetarium? Sembra interessante, leggi qui: ‘Tra spiritismo ed effetti speciali, il lavoro di Rebecca Zlotowski sposta la riflessione sul ruolo del cinema su un piano che va oltre la pura rappresentazione.‘”

Da circa un anno vediamo al cinema solo film per bambini, l’ultima fuga l’avevamo fatta per Star Wars7. Ecco, era meglio se andavamo a vedere Ghost in the Shell e invece siamo rimasti incastrati nel Planetarium.

Il film inizia in modo accattivante con le due sorelle americane che si esibiscono a Parigi in un bar/cabaret anni 20. Scenografie in costume molto piacevoli, attrici brave, specialmente la Portman. Ci si aspetta quindi un film ben equilibrato con le protagoniste che piano piano si legano al produttore cinematografico interessato di paranormale. Invece inizia un calderone di personaggi ed eventi che noi e gli altri 6 spettatori in sala non siamo riusciti a collegare tra loro in modo chiaro. ci siamo ripromessi di cercare online la trama per capire alcuni punti in cui ci eravamo persi.

Tanti personaggi piuttosto simili che contribuiscono ad aumentare le vicende in cui si imbattono le ragazze, mentre si perde un po’ la trama principale. Il produttore è ormai ossessionato dalla ragazzina veggente, la sorella maggiore spera di diventare un’attrice e lascia incustodita la sorella nelle mani del loro benefattore.

Probabilmente il nome doveva allarmarci, che c’entrano le veggenti con il planetarium? Mi sarei aspettata almeno di vedere una stella. Una recensione che ho letto per capire un po’ meglio questo film, dopo averlo visto, parlava di manierismo stilistico della regista. Eh si, sembrava un tentativo di riportare in auge un certo cinema d’autore ma non supportato da una trama d’autore. Peccato perchè era piacevole per l’atmosfera e l’estetica con tonalità vintage che avvolgono lo spettatore. Se avessero sviluppato tutti gli spunti che suggerisce la trama avrebbero potuto ricavarne 3 film completi, ma buttando li tutto insieme ne è uscito un calderone un po’ confuso.

Però la settimana prossima ci rifacciamo con il polpettone fantastico Guardians of the Galaxy 2!

PS: La recensione di Ghost in the Shell su hovistounfilmblog.wordpress.com conferma appieno i miei pregiudizi sulle trasposizioni americane dell’immaginario giapponese, da The Ring a Pacific Rim, che considero la non riuscita trasposizione di Evangelion in un polpettone hollywoodiano (ma c’è chi dice di no), non ne azzeccano una. E pure qui la recensione di Ghost in the Shell è geniale!

3 pensieri su “Planetarium al cinema”

  1. Planetarium neanche l’avevo sentito nominare o.o comunque come hai letto dalla mia rece (ti ringrazio della citazione!) non vi siete persi nulla xD in verità questi ultimi 2 mesi sono uscito spessissimo deluso dalle sale, mi sento nel tunnel dell’apatia!
    Kalos

    Piace a 1 persona

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