S.O.S. uova: “p”ensierino di “p”asquetta con la p minuscola.

Come questa iniziativa: minuscola.
Chiedo un consiglio, più che darne uno.

Sto letteralmente affogando tra le uova di cioccolato.
Ne abbiamo 5 (di cui uno enorme) ancora da aprire. Mi guardano con preoccupazione, forse consce di ciò che accadrebbe a breve se restassero ancora un po’ in casa. Come le precedenti (3) subirebbero maltrattamenti di vario genere (più che altro “cazzotti” ben assestati sui fianchi), per poi essere trangugiate nell’euforia generale da grandi e piccini – per evitare che i piccini soffrano di mal di pancia, cosicché se lo becchino i grandi senza alcun dubbio. Di sicuro ne arriveranno almeno ancora 4, entro domani.

Sto disperatamente cercando un luogo, un posto, un’associazione,

una parrocchia che accetti uova avanzate intonse. Nuove.

Possibile che non esista? Cioè o compri uova già confezionate da onlus o niente? Tramite campagne di fundraising, o zero possibilità?

• Nel mio freezer non ci entrano;
• Non ho alcuna intenzione di far ingozzare i miei figli di cioccolato, checché ne pensino nonni, zii, prozii, cugini e amici;
• Uno spreco del genere non lo accetto, mi rifiuto.

Chi può aiutarmi?

Forse non so usare internet abbastanza bene, ma non trovo nulla. Ci sono miliardi di ricette per utilizzare il cioccolato in avanzo. Oppure  qualche vago rimando a determinati giorni del mese in cui si distribuiscono generi alimentari, ma se fosse ad esempio il 2° venerdì del mese – come nella parrocchia qui vicino  – mi sembrerebbe lontano anni!
Sarebbe carino infatti fare una donazione almeno entro i giorni delle vacanze di Pasqua, tanto per rimanere in “tema”.
Mi chiedo: sono l’unica minuscola mamma che ha maturato questa minuscola intenzione?

Chiunque sappia qualcosa a tal proposito ci scriva SUBITO, riceverà in regalo un mini-ovetto!
Grazie 🙂

Tutte le immagini sono copyright di @whilemyguitargently