Film e TV, Pensieri

Binge watching on sunday: Penny dreadful, Stranger things, The mist-La nebbia

Dopo aver finalmente incontrato il mio grande amore chiamato Netflix (ne ho parlato qui) rieccomi qualche tempo dopo, reduce da settimane intere di binge watching! Vi racconto cosa ho visto.

Dopo Orange is the new black, ho guardato compulsivamente le 3 stagioni di Penny dreadful, consigliatomi da una mia amica inglese che non smetterò mai di ringraziare. Ambientato nella Londra vittoriana, è intriso di estetica dark, horror, decadenza, erotismo, poesia. Già dalla sigla, che mostra insetti, topi e altri animaletti disgustosi su una musica elegantissima, capiamo subito che quello che vedremo un po’ ci farà schifo e un po’ ci affascinerà.

Eva Green interpreta in modo sublime miss Vanessa Ives (source: cnet.com)

Costumi eleganti, fotografia impeccabile e scenografie curatissime, pronuncia inglese di altri tempi che si può apprezzare solo guardandolo in lingua originale (cosa che consiglio di fare sempre, qualsiasi cosa guardiate). La regia è suggestiva, così come le continue citazioni letterarie. Come in un romanzo vittoriano, la psicologia dei personaggi è perfettamente delineata ed approfondita.

Nota di merito, gli attori. Tutti bravi e credibili.

Reeve Carney interpreta un sensualissimo Dorian Gray (source: enstarz.com)

Punti deboli: la sceneggiatura della terza stagione è orrenda, la trama è al limite del grottesco.

Voto: 9/10

Ho passato l’ultima domenica in compagnia della seconda stagione di Stranger things. Le mie domeniche preferite, quelle passate all’insegna del “tu sola dentro una stanza e tutto il mondo fuori”.

Davvero divertente questa serie. Innanzitutto, per una motivazione personale: è ambientata negli anni ’80, i bei vecchi tempi. Chi oggi ha tra i 40 e i 50 anni, non può non rivedere con affetto quei jeans a vita alta che appiattivano il culo e quelle belle pettinature tutte ciuffi e cotonature. Così come noi di quella generazione non possiamo non voler bene a Winona Ryder, una delle più celebri “ragazze interrotte” di quegli anni, protagonista dei film più cool dell’epoca a cavallo tra gli ’80 e i ’90 (Beetlejuice, Edward mani di forbice, Sirene, Dracula di Bram Stoker), nonché fidanzata storica di Johnny Depp. Ma vabbé, gossip di altri tempi.

source: telegraph.co.uk

Wynona interpreta la mamma di un ragazzino sparito misteriosamente, e lo fa con una certa bravura. Personalmente l’ho trovata però sempre al limite del “sopra le righe”. Sguardo attonito su cui scommetterei qualche botox di troppo, atteggiamento nevrotico in qualche momento un po’ forzato.  Bravi tutti gli altri attori, alcuni anche bravissimi.

“Watching Stranger Things is like watching Stephen King’s Greatest Hits. I mean that in a good way.” (Stephen King)

Innumerevoli le citazioni cinematografiche e letterarie. Si colgono in modo chiaro riferimenti a Poltergeist, The Goonies, E.T., Ghostbusters, Alien e soprattutto l’intero immaginario di Stephen King, di cui questa serie sembra un un vero e proprio compendio.

Voto: 7/10

E veniamo alle dolenti note: durante un’altra domenica solitaria ho avuto la pessima idea di guardare tuuuuuutta la prima stagione de La nebbia (The Mist), tratto dal racconto di Stephen King (ancora lui). Mi duole dirvi che siamo di fronte ad una tavanata galattica, senza se e senza ma. Tutto sbagliato, tutto svogliato, noioso. A partire dalla sceneggiatura, che mostra più buchi delle orecchie di Lisbeth Salander. Le scene di azione sono davvero poche, per di più seguite da lunghissimi minuti in cui i personaggi non fanno altro che parlare degli affaracci loro. Gli effetti speciali sono imbarazzanti. Vogliamo parlare degli attori? Nessuno e dico nessuno che sia nel ruolo. Morgan Spector, il protagonista, è di gran lunga il più bravo, e sto parlando di uno che mantiene per dieci puntate la stessa espressione del “che ce sto a fà qua?”. La peggiore: tale Gus Birney, che interpreta Alex, la figlia di Morgan Spector. Irritante con la sua unica faccia, quella da vittima, che potete apprezzare in questa foto:

Gus Birney (in primo piano) e Alyssa Sutherland, in una intensa espressione. (source: sorrisi.com)

Nota di demerito: orrendo il trattamento riservato al personaggio gay. Questo sì, un brutto scivolone degli sceneggiatori. Io sono sempre a favore del politicamente scorretto, quindi non penso che un personaggio gay debba essere positivo a prescindere. Ma scadere negli stereotipi più beceri in questo modo è solo triste, ridicolo, patetico. Chi ne avrà la pazienza potrà andarsi a vedere di cosa parlo.

La buona notizia: la seconda serie è stata cancellata.

Voto: 2/10

5 pensieri su “Binge watching on sunday: Penny dreadful, Stranger things, The mist-La nebbia”

  1. Partendo dall’ammissione che avverto solo un “pizzico” di invidia per le tue domeniche solitarie, penso sia assolutamente impossibile resistere alle tue divertenti e al tempo stesso ferocissime critiche! GRAZIE! 😉

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  2. Chissà quando arriverà il mio momento! Per ora mi diverto a leggere questi post sulle serie televisive. Geniale l’osservazione sui jeans … Ecco cosa li rendeva orridi!!

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